Omaggio comico musicale all’universo femminile

Dedicare uno spettacolo alla figura della donna non è stato certo facile.Il recital, pur facendoci sorridere sulle debolezze del sesso femminile, vuole sottolineare la grande importanza della donna dall’inizio del secolo scorso ad oggi.Ripercorreremo la strada che va dalla filanda, con il grande sfruttamento femminile, fino ad arrivare all’emancipazione dei giorni nostri. Vogliamo rilevare l’eterogeneo aspetto di quello, che a torto è chiamato: il sesso debole;  le figure di madre, di educatrice e di compagna di vita.

Un vecchio proverbio lombardo dice: “Quand la dona la purterà i culzun, el mund el ‘narà a burlun” (Quando la donna porterà i pantaloni il mondo andrà a rotoli), ebbene le donne ci hanno dimostrato l’esatto contrario diventando in pochi anni dei capisaldi del mondo culturale, politico e scientifico. Il titolo stesso dello spettacolo, Sebben che siamo donne, la dice lunga sulla scarsa considerazione che esse avevano nei primi anni del novecento, ma la lealtà, l’impegno, la serietà e la costanza hanno fatto in modo che in molti casi uguagliassero l’uomo arrivando spesso a superarlo.Il mondo delle donne non è né quello del femminismo intransigente, né quello delle veline tutte curve; non dobbiamo dimenticare l’enorme scelta d’essere madre, la responsabilità della famiglia, i problemi legati alla violenza, tutte situazioni create da un mondo maschile.

Lo spettacolo propone moltissime canzoni, ma anche simpatiche situazioni comiche, dove con ironia vogliamo ironicamente prendere in giro le manie e i vizi tipicamente femminili.